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La Carta del Tchoukball

Un aspetto caratterizzante di questo sport, è la presenza di una carta etica, la cosiddetta Carta del Tchoukball, la quale ha lo stesso valore delle regole del gioco ed ogni giocatore, infatti, deve impegnarsi a seguirla e sottoscriverla. Fu scritta da Hermann Brandt e si basa essenzialmente sull’idea di rispetto reciproco tra i giocatori: è così che il “fair play”, il gioco corretto, diventa l’essenza stessa del tchoukball.

Brandt dichiarava: “Il fine delle attività fisiche non è quello di fare dei campioni, ma contribuire alla creazione di una società armoniosa” Attraverso questa carta, quindi, si intende identificare il tchoukball come uno sport in cui si esclude ogni ricerca personale o collettiva di prestigio e dove la vittoria è sicuramente motivo di felicità per i giocatori, ma non deve essere causa di orgoglio e prevaricazione sugli altri. Il gioco è collaborazione tra persone, quindi deve essere finalizzato al rispetto e alla correttezza tra i giocatori della propria squadra e tra quelli della squadra avversaria. Lo scopo principale, diventa così, la ricerca del bel gioco, anziché la vittoria.

Una delle frasi che meglio racchiude l’essenza e l’esperienza nello sport è: “il bel gioco richiama il bel gioco”. Questo è l’orientamento di ogni partita, durante la quale ogni giocatore dovrebbe conseguire l’atteggiamento sportivo ideale ed evitare azioni negative nei confronti dell’avversario.

Non a caso non si usa l’espressione “giocare contro” bensì “giocare con”, proprio per indicare l’esigenza di un gioco bello che deve essere indipendente dal risultato finale e in collaborazione con la squadra avversaria. In questo senso sparisce il concetto di campione per fare spazio al concetto di vincente.

Il rispetto e l’impegno di ogni giocatore nel perseguire gli orientamenti etici scritti nella Carta, non tolgono la competitività e l’adrenalina nelle partite di tchoukball, ma permettono di esprimere al meglio il proprio potenziale dentro e fuori dal campo, non solo come giocatori ma anche come persone.